“Il Percorso Iniziatico: dalle Piramidi alle Cattedrali” è il titolo dell’ottavo Convegno organizzato a Napoli dalla Associazione Culturale “La Fenice” e dal Centro Studi “Jacon Parthenope” in collaborazione con la rivista “Laboratorio casa della Vita”.
Il Convegno costituisce l’occasione per un approfondimento sulle comuni origini dei percorsi iniziatici, nonché sulle finalità della Iniziazione, partendo dall’antico Egitto e giungendo ai nostri giorni attraverso l’esoterismo ed il simbolismo dei Principi Rosa Crose e dei Cavalieri Templari,e l’alchimia nascosta nelle Cattedrali (l’enigma Fulcanelli).
Il viaggio iniziatico per definizione è un processo ed al tempo stesso un percorso che consente la maturazione spirituale dell’apprendista, attraverso una formazione di tipo esperienziale.
Per le maggiori scuole misteriche il viaggio iniziatico costituiva la via di conoscenza del sacro, conoscenza che avveniva attraverso una una esperienza extracorporea che separando il piano astrale da quello fisico metteva in collegamento con i mondi spirituali.
In tal modo l’apprendista raggiungeva quella sapienza che gli consentiva di percepire la realtà sovrasensibile e contattare la propria essenza spirituale.
Le iniziazioni dell’Antico Egitto, l’Astrologia, l’Alchimia, il libro Tibetano dei Morti, i Tarocchi, il simbolismo delle iniziazioni della Libera Muratoria, del Martinismo, dei Principi della Rosa Croce, dei Cavalieri Templari, lo sciamanesimo costituiscono alcuni esempi storici di percorsi esoterici che, utilizzando simboli ed allegorie, agiscono sia sul piano speculativo, che operativo.
In campo esoterico si definisce “Via Iniziatica” “il sentiero maestro che porta ogni essere alla vera Conoscenza della realtà, priva di dogmi e di visioni parziali”.
Un rito di iniziazione, quindi, è un complesso di uno o più riti simbolici di varia derivazione storica, culturale e tradizionale che permette al partecipante «l’uscita da uno status di non conoscenza verso un nuovo status di conoscenza e quindi consapevolezza individuale diverso dal precedente e che consente la partecipazione agli atti del culto.
“Il viaggio è una specie di porta attraverso la quale si esce dalla realtà come per penetrare in una realtà inesplorata che sembra un sogno”
(Guy De Maupassant)
Da un punto di vista esoterico il viaggio è un cammino interiore che porta alla ricerca di stadi superiori, alla ricerca di verità, alla ricerca di conoscenza, partendo da se stessi e dalla propria esperienza, sacralizzando il proprio Io.
Tale conoscenza è la Luce, la Verità”.
Nel percorso iniziatico ciò che muove l’essere è la coscienza, la mente, lo Spirito, per partire dall’Uomo metallo e raggiungere l’Uomo spirituale.
In questo percorso un ruolo fondamentale viene svolto dai simboli sacri, ma qui si aprirebbe un’altra discussione.
I percorsi esoterici in conclusione costituiscono quel ponte tra cielo e terra che permette di approcciarsi al sacro superando quella soglia che separa la realtà spirituale da quella fisica. Ogni via iniziatica necessita quindi essenzialmente di un rito di passaggio.
Una interessante specifica sulla via iniziatica si ritrova nei testi del Gruppo di Ur, raccolti nei volumi intitolati Introduzione alla Magia, dove si ricorre alla distinzione tra «via secca» e «via umida» propria della terminologia alchimistica.
Questi due modi di procedere dell’opera alchemica, che si riferiscono di norma all’ambito chimico–spagirico, hanno tuttavia anche un significato ermetico, estendibile a quello psichico e spirituale.
E cominciamo questo Convegno partendo proprio dall’Alchimia e da Fulcanelli.
Per la visione integrale del Convegno collegarsi al seguente link:
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